sabato 4 gennaio 2014

CAMPACCIO: UNO DEGLI ULTIMI CROSS VERI


 di Franco Arese

Da atleta partecipai sempre con grande entusiasmo al Campaccio anche perché ho sempre considerato i cross come la vera scuola di fatica e di preparazione invernale per un mezzofondista.
Cosa che purtroppo oggi tende lentamente a sparire.

Da atleta mi ricordo l'anno 1971, 15esiam edizione, quando arrivai secondo dietro l'etiope Wohib Masresha e davanti a Giusppe Cindolo. Che fatica! Terreno fangoso, in parte si correva dove era stato tagliato il mais il che rendeva il percorso accidentato e non livellato con la conseguenza che era molto difficile trovare degli appoggi stabili.

Mi ricordo sempre grandi campioni che hanno partecipato a questo evento. Ricordo Ambu, Korica, Ortis, Fava, Cova, Bordin, Panetta…
Come Presidente della Federazione ho in mente quella fantastica edizione dei Campionati Europei di Cross del 2006 con  straordinari risultati della Squadra Azzurra in tutte le categorie, ad iniziare dal successo tra i giovani di Andrea Lalli.

Il Campaccio, è ancora oggi un cross con la A maiuscola… Ed è per questo che sono convinto che la sua tradizione, malgrado la difficile situazione economica del paese che rende difficile reperire sponsor, possa continuare anche nel prossimo futuro.

Perché per avere un futuro, sono indispensabili il passato ed il presente!


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